L’incubo di chiunque si occupi di pulizie sono loro: le fughe delle piastrelle!
Nonostante ci si impegni al massimo, è quasi impossibile pulirle a fondo come vorresti.
Se ti stai chiedendo di cosa stiamo parlando, con “fughe” ci riferiamo allo spazio che c’è tra una piastrella e l'altra. La loro funzione è quella di impedire la rottura delle piastrelle in caso di dilatazione del pavimento sottostante (sono praticamente una giuntura elastica).
Possono essere di vario colore, anche se quello più comune è sicuramente il bianco (soprattutto per le piastrelle delle pareti del bagno e della cucina), mentre per il pavimento si tende ad usare un colore più grigiastro proprio perché sono più soggette all’annidarsi dello sporco.
Ma lo saprai bene: quante volte hai passato ore intere a grattarle con lo spazzolino?
E magari hai acquistato anche la scopa a vapore (quella a cento gradi) perché ti da proprio fastidio vedere le fughe così nere da rendere il pavimento sporco, anche se tu sai benissimo che potresti mangiarci sopra da quanto è pulito.
Sicuramente, qualsiasi sia la tua tecnica, con tanto olio di gomito il risultato sarà ottimo e il tuo pavimento risulterà quindi pulito agli occhi di tutti.
Sai però qual è il problema principale che stai sottovalutando?
Che tra soltanto poche settimane dovrai rifare tutta questa fatica perché si ripresenterà il problema: le fughe saranno di nuovo nere di sporcizia e di microbi!
Questo accade perché nessuno prima d’oggi ti ha insegnato il metodo giusto!
Vediamo se anche tu ti riconosci in questa figura.
Prepari un secchio di acqua calda o addirittura bollente (per uccidere i microbi) con detersivo o ammoniaca e prendi uno straccio e uno spazzolone oppure un mocio.
Inizi quindi a pulire partendo dalla zona più lontana dall'entrata così: passi lo straccio umido per un paio di metri, poi si risciacqua lo straccio nel secchio, passi di nuovo lo straccio per un altro paio di metri e lo risciacqui e avanti così fino ad arrivare alla porta d'ingresso.
Riassumendo il metodo tradizionale è: risciacquo, strizzo, lavo, risciacquo, strizzo, lavo ma sempre utilizzando lo stesso secchio e lo stesso straccio. E se ti accorgi che l'acqua comincia a diventare torbida allora forse la cambi (se non hai quasi finito ormai).
Qual è il punto debole di questa tecnica?
Che non pulisci lo sporco, ma semplicemente lo sposti da una parte all’altra e nella fuga, che è sempre più bassa rispetto al pavimento, si annida tutta la sporcizia. Ti sembra quindi di aver pulito, anche perché hai comunque fatto molta fatica, ma non è proprio così e ricorri quindi allo spazzolino per grattare i residui di sporco!
Sei curioso di conoscere la tecnica giusta?
Prima di tutto servono due stracci e due secchi: uno con solo acqua e uno con acqua e il detersivo che preferisci.
Ora puoi metterti all’opera usando il seguente metodo:
1. strofina con cura il pavimento con lo straccio insaponato e rimettilo nel suo secchio
2. sciacqua con lo straccio solo inumidito di acqua e rimettilo nel suo secchio
3. continua ad alternare straccio insaponato e straccio bagnato per tutta la casa
Sicuramente ci metterai più tempo, ma le fughe non avranno bisogno di essere grattate a parte con lo spazzolino: saranno pulite come dopo lunghe ore di olio di gomito e sudore!
Provare per credere, aspettiamo un tuo feedback!
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